Ancora oggi, durante le mie consulenze legali, mi trovo di fronte ad agenti, sia mono che plurimandatari che, usando la loro stessa espressione “ per una questione di principio, per contrasti insanabili con il capo area, per diversità di vedute con la proprietà” , rassegnano le dimissioni volontariamente, senza sapere che, tale atto formale, comporta per l’Agente la perdita del diritto al riconoscimento delle indennità derivanti dalla risoluzione di fine rapporto.
Su dati esperienziali mi sento di affermare che “atteggiamenti” da parte della Casa Mandante che spesso appaiono incomprensibili agli occhi dell’Agente, in realtà sono studiati “a tavolino” al fine di esasperarlo ed indurlo a rassegnare le dimissioni, non dovendo in tal modo riconoscergli alcuna indennità.
Quindi, la regola generale è quella di NON...